Questa spettacolare fotografia segnalata da
Fox News nel 2010 sembra davvero mostrare un oggetto volante di natura sconosciuta. Secondo Fox News, l'immagine fu scattata nell'aprile del 2008 a Dudley, in Inghilterra, e la fonte è il giornale
The Sun.
In realtà si tratta semplicemente di una goccia d'acqua su un vetro, che rifrange e deforma il cielo che le sta dietro.
Gli
in-camera tricks (effetti ottenuti direttamente durante la ripresa) sono una delle tecniche più convincenti per la produzione di NUFO. Innanzi tutto, permettono di mostrare il negativo (o il file) originale e di far verificare che non è stato sottoposto ad alcuna manipolazione, cosa che aggiunge molto all'autorevolezza dell'immagine: avrete sentito dire molte volte in ufologia frasi come
"gli esperti hanno esaminato l'immagine e non vi hanno trovato segni di manipolazione o alterazione", dette con il tono di chi vuole suggerire che quindi la foto mostri davvero un veicolo extraterrestre. Ma
l'assenza di alterazione del negativo o dell'immagine digitale non significa che la fotografia non contenga trucchi o inganni.
In secondo luogo, gli
in-camera tricks a volte si verificano involontariamente: una persona al di sopra di ogni sospetto scatta una foto attraverso una finestra, non si accorge che c'è una goccia d'acqua sul vetro (il nostro cervello elimina automaticamente le informazioni superflue trasmesse dagli occhi), e quando riesamina l'immagine scopre un oggetto misterioso che non sa spiegare. Anzi, l'oggetto è ancora più misterioso perché, dice il testimone,
"non era visibile quando ho scattato la foto" (altra frase classica dell'ufologia), attribuendo pertanto all'oggetto misterioso la proprietà inquietante di essere invisibile a occhio nudo ma di essere rivelabile, non si sa bene come, dall'occhio della fotocamera.
In casi come questo,
l'autore dell'immagine può essere in perfetta buona fede, cosa che complica ulteriormente la questione, perché spesso la serietà della persona e il suo stupore genuino allontanano il dubbio di una burla.
Ottenere una buona foto nufologica con una goccia d'acqua richiede alcune condizioni particolari, che possono verificarsi facilmente per caso. Conoscerle permette di rilevare, nelle foto che vengono proposte come immagini di oggetti volanti, i segni tipici di un effetto ottenuto (volontariamente o involontariamente) tramite gocce d'acqua.
Nella fotografia
non si deve vedere il bordo della finestra, del finestrino d'automobile o della superficie trasparente di altro tipo, altrimenti è facile che l'osservatore si renda conto che la fotocamera sta guardando attraverso un vetro e quindi interpreti correttamente quello che vede. Un esempio classico di questo effetto nufologico è l'immagine qui accanto, scattata durante la missione Shuttle
STS-51A: mancando la cornice del finestrino, l'osservatore non immagina che il globo argenteo possa essere una goccia d'acqua su un vetro (all'interno dell'abitacolo) e quindi il suo cervello interpreta l'oggetto come un globo argenteo di grandi dimensioni che si trova all'esterno e che quindi non può che essere un veicolo extraterrestre.
La goccia d'acqua non deve colare: le condizioni di pulizia del vetro possono influenzare il comportamento della goccia. Un vetro inclinato, come per esempio quello di un parabrezza o di un lucernario, facilita il mantenimento della posizione della goccia, ma anche un vetro verticale può trattenerla, contrariamente a quello che si può immaginare.
Più è bassa la qualità della fotocamera, più è facile ottenere l'effetto. Le fotocamere dei telefonini, per esempio, hanno una
profondità di campo molto elevata, per cui mettono a fuoco sia la goccia (che quindi assume contorni molto netti e "realistici"), sia lo sfondo. Una buona fotocamera con teleobiettivo o con una regolazione di zoom molto spinta difficilmente produce l'effetto. L'ideale è un obiettivo normale o grandangolare, tenuto a una buona distanza dal vetro (tipicamente almeno 40 centimetri).
La goccia deve essere vicina a oggetti di cui possa rifrangere l'immagine. La goccia, infatti, si comporta come una piccola lente che riduce, deforma e capovolge ciò che le sta dietro. Di conseguenza, si può scoprire che una fotografia nufologica è stata prodotta da una goccia rifrangente dal fatto che il NUFO si trova visivamente vicino a un elemento di colore analogo dello sfondo (l'orizzonte o una nuvola, per esempio) e non è in mezzo al cielo terso.
Un cielo contrastato con nubi scure squarciate dal sole è più efficace di un cielo terso. Le nubi, infatti, possono costituire l'oggetto rifratto dalla goccia, e il contrasto fra nubi scure e cielo chiaro può creare giochi di luce che generano "dettagli" del NUFO. È il caso, appunto, della fotografia mostrata all'inizio dell'articolo: la goccia rifrange la porzione di cielo luminosa e si staglia contro la nube scura. Questa situazione, oltretutto, si verifica tipicamente nelle foto nufologiche involontarie, perché le nubi scure si accompagnano di solito alla pioggia, che genera appunto gocce sui vetri.
Ecco un esempio di foto nufologica scattata da me:
Si tratta di un dettaglio di una fotografia scattata con una fotocamera reflex digitale (Canon EOS 550D), regolata sulla massima profondità di campo (f/22) e dotata di un obiettivo zoom 18-55 mm regolato sulla posizione di massimo grandangolo.
Questa è un'altra goccia fotografata con un telefonino Sony Ericsson P1i da circa 40 cm di distanza. La foto è stata ritagliata per mostrarne solo la parte centrale.
È evidente l'impatto emotivo che possono avere fotografie di questo genere se presentate fuori contesto e senza fornire informazioni sulle modalità di ripresa dell'immagine, come avviene appunto solitamente nelle fotografie ufologiche. Immaginate le due foto qui sopra accompagnate da una descrizione di questo genere:
"Un oggetto metallico arrotondato, privo di ali, di rotori o di motori visibili, avvistato nel cielo sopra Lugano. Nella prima immagine si scorgono una struttura circolare più chiara in cima all'oggetto e dei fili (antenne?) che si protendono dal ventre dell'oggetto. Le fotografie, esaminate dagli esperti, non rivelano alcun segno di trucchi fotografici". Convincente, vero?
Certo, non tutta l'ufologia è questione di gocce d'acqua male interpretate. Ma occorre conoscere questo genere d'inganno (intenzionale o involontario) per poter escludere le immagini ufologiche fasulle.